Ascolto dei propri moti interiori Relazione della Giuria Tecnica della XXXIII Edizione 2010
Non voglio attardarmi, perché, come lui diceva, siamo qui per respirare poesia. Sono sicuro che anche lui sarebbe restato deluso per il numero ridotto di composizioni giunte quest'anno alla segreteria del Premio. Non si vuole, però, trarre conclusioni azzardate. Si aspettarono cinque o sei edizioni per comprendere che gli studenti italiani avevano apprezzato l'iniziativa e "dimostrato, con la loro partecipazione, di gradire l'occasione che loro si forniva di testimoniare un loro travaglio spirituale, quale è quello che un componimento poetico comporta, e di confrontarsi, a livello nazionale e internazionale, in una ideale palestra letteraria". Vogliamo sperare che il nostro inquieto tempo possa offrire ancora motivi di poesia per resistere alla trionfante industria dell'immagine. Nato dalla scuola e per la scuola, questo Premio fornisce ai giovani "un'occasione e uno stimolo a misurare le loro capacità espressive, a dar voce ai loro affetti, a confrontare le loro esperienze di vita e di studio". Anche quest'anno predomina, com'è naturale, il sentimento d'amore e la sua attesa. Sentimento espresso in tutte le sue sfumature e le sue ansie. La tristezza; a volte, l'amarezza, l'incertezza. Alcuni componimenti si compiacciono di descrizioni di paesaggi; altri sono considerazioni sulla vita, sulla morte, sulla guerra. Una vena leggera, fresca, intimista che, a volte, sembra lasciarsi trasportare dalla poesia nella poesia. Motivo nuovo, tuttavia, è l'idea del suicidio, anelito più o meno vagheggiato in qualche lirica: "Nel morir per mia scelta/ chiesi di perder l'incanto/ del tempo e della memoria / per smarrirmi, per perdermi / dimenticando d'aver vissuto, amato". Anche se questi versi riecheggiano quelli d'un lied tedesco, spero che si tratti soltanto di velleità letteraria, come quella di tanti poeti cosiddetti romantici che anelavano la morte e poi finirono, over ottanta, senatori di regni o di repubbliche. Vi è, nei componimenti pervenuti, molto di soggettivo, talvolta di astratto, ma in tutti vi è lo sforzo di dire facendosi capire e discreto è il livello medio. IL PRESIDENTE DELLA GIURIA Giuria Tecnica della XXXIII Edizione 2010: Giovanni Castagna, presidente - Nunzio Albanelli - Carmela Califano - Domenico Castagna - Ciro Cenatiempo - Francesca Di Meglio - Rita Di Micco - Angela Procaccini - Filippo Visone - Gianni Vuoso. |
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